sabato 24 marzo 2018

Zeno Porno e la magnifica desolazione

Il bello, nello scrivere su Impressioni Fumettistiche Incolte, è che mi posso permettere di essere profano e, senza alcuna reticenza, affermare che  Andrea Pazienza non mi è mai piaciuto. (!orrore!)
Col tempo ci ho provato, ultimamente (nel 2016) il gruppo editoriale L'Espresso, nello specifico La Repubblica, ha pubblicato una raccolta di 20 volumi con le opere più conosciute del Paz, purtroppo per me non c'è stato nulla da fare,  niente, non c'è stato verso! Sicuramente molto originale, (anche troppo), ma esageratamente visionario, alcune tavole troppo confusionali, e altre eccessivamente allucinate per i miei gusti.   Io me ne sono fatto una ragione,  nonostante tutti riconoscano il genio dell'artista, io non lo capisco, e quando se ne parla, me ne sto. Ho imparato a fare finta di nulla e senza controbattere, tengo per me questa eresia.

Perché parlare di A. P., se l'articolo verte su Zeno Porno?  Basta sfogliare le prime pagine per capire!

Il volume raccoglie le storie dagli esordi dell'alter ego di Paolo Bacilieri, che anagraficamente prende vita pochi anni dopo la scomparsa del sopracitato fumettista più illustre, diventato leggenda, qualora non lo fosse già da prima,  mentore e punto di riferimento nel mondo del fumetto,  ispirando un nuovo modo di fare fumetti ed illustrazione.
Pur mantenendo un tratto artistico personale e facilmente riconoscibile, deduco che tra  questi giovani ispirati, ci fosse anche Paolo Bacilieri, poiché nei primi capitoli di Zeno Porno e la magnifica desolazione  ho riconosciuto  molta della "scuola" di A. Pazienza,  in particolare nel modo di rivoluzionare le tavole, le didascalie e il lettering,  e in senso buono,  negli psichedelici deliri che si incontrano leggendo la storia, pero' con un'attenzione per il dettaglio non paragonabile.
Come un bravo maestro  istruisce in maniera comprensibile la lezione di storia ai propri alunni, Zeno Bacilieri mi ha  insegnato, attraverso il  proprio stile fortemente descrittivo, i  tempi giusti nella lettura del suo fumetto preparandomi così ad affrontare disegnatori, il cui tratto e stile giudicavo, in modo incolto, "caotici", come appunto è stato per me Andrea Pazienza. Mi ha educato a soffermarmi su ogni tavola con la curiosità e l'attenzione di un bambino di fronte ad una illustrazione di "Dov'è Wally?", mi ha fatto comprendere che sto leggendo un bel fumetto e fatto bene, non un libro qualsiasi.
Diventa imperativo rallentare la lettura, soffermarsi su ogni tavola per goderne prima l'immagine d'insieme, apprezzabile per il valore artistico, oppure per la precisione delle architetture contenute, o anche stupefacente come nella scelta di alcune prospettive innovative, e poi addentrarsi nello specifico del disegno per ritrovare il Bacilieri di sempre, colui che ci ha abituato  con il suo tratto grosso e spesso, avere un rigore e una precisione  maniacale in ognuno dei mille dettagli che propone in ogni vignetta.

I testi veloci e leggeri accompagnano l'evoluzione e le evoluzioni di Zeno Porno, nel periodo di sviluppo umano che possiamo identificare come giovinezza (in questi giorni dopo "L'infanzia" e dopo "L'adolescenza" è appena uscito l'ultimo capitolo di Jonas Fink di Vittorio Giardino, ogni riferimento è del tutto casuale, ma pilotato dal subconscio che si aspettava appunto "La giovinezza"!),  raccontate ironicamente, descrivendo spaccati di vita quotidiana che sicuramente si ispirano ad esperienze autobiografiche vissute  dall'autore, ma nelle quali si può riconoscere anche il lettore, poiché si segue il percorso di vita di una persona normale alla ricerca di un po' di serenità interiore, ma costellato da delusioni amorose, stress nel lavoro, ansie da prestazione (lavorativa e sessuale), una splendida figlia da vedere nei week-end, ed il conto in banca sempre vuoto, tutto amalgamato in modo gradevole e senza drammi narrativi voluti, ovviamente con le dovute parentesi improbabili e surreali, affrontando la vita, con nichilismo esistenziale e un pizzico di malinconia.

Cosa (mi) è piaciuto:
  • Come gli artisti francesi dipingono angoli caratteristici di Parigi, P. B. crea   splendide "cartoline" metropolitane milanesi, composte da importanti e complesse costruzioni architettoniche, intere vie e piazzette affollate da non meno descritti milanesi cittadini di ogni razza ed estrazione sociale.
  • Leggendo Bacilieri si impara sempre qualcosa in più, che sia storia dell'arte, architettura,  o piccole biografie lampo, ma anche tanti aneddoti tipo "Forse non tutti sanno che..." o "Strano, ma vero!" (cit. ridondante?).
  • L'intramontabile FIAT Panda 4x4.
  • La longitudinale vista, da nord, dell'Italia. (Mah! Speriamo bene! [cit.])
  • Un'enorme quantità di citazioni e omaggi alla letteratura, a fumetti e fumettisti, ad architetti, a pittori, a film ed attori.
  • Le caratteristiche del volume sia per formato sia per il tipo di carta usata, Fedrigoni Arcoprint edizioni 140gr.

Cosa non (mi) è piaciuto:

Ho dovuto ritardare di un giorno l'uscita di questo post, per tornare a rileggere il volume e cercare qualcosa che realmente non mi fosse piaciuto e sinceramente sono contento lasciare vuoto questo spazio.


 Zeno Porno e la magnifica desolazione  è un fumetto da_avere nella propria libreria, oltre per i pregi già citati, perché fa parte di quei volumi che fa piacere ripescare, di tanto in tanto, anche solo per ammirare nuovamente una tavola o una vignetta specifica.



Scheda:

Soggetto: Paolo Bacilieri.
Sceneggiatura:  Paolo Bacilieri.
Disegni:  Paolo Bacilieri. 
Inchiostri:  Paolo Bacilieri.

Casa editrice: Coconino Press - Fandango Editore